La vettura si rifà al modello dello scorso anno ma con novità dal punto di vista del motore e della power unit.
L’AlphaTauri Honda è pronta al Mondiale di F1 2020.
Nome nuovo per la storica ex Toro Rosso che, in seguito all’accordo di motorizzazione con la casa giapponese, si è iscritta dopo 14 stagioni con una denominazione diversa. La casa automobilista di Faenza si affida ai due piloti Daniil Kvyat e Pierre Gasly per guidare la AlphaTauri AT01.
Si chiama AlphaTauri AT01, ed è la prima monoposto in assoluto della scuderia AlphaTauri Honda. Si tratta di un’evoluzione della STR14 dello scorso anno che vede lievi modifiche affinate per via dei regolamenti.
Grande importanza alla vettura di questa stagione è stata data al packaging della PU, le sospensioni, i sistemi elettronici e ad una migliore integrazione di tutti questi sistemi citati.
Il telaio è senza dubbio l’elemento portante attorno al quale è costruita l’intera vettura, con al centro la cellula di sopravvivenza del pilota. Ad esso sono collegati tutti gli altri componenti principali della monoposto quali power unit, trasmissione, sospensioni, carrozzeria, ali e fondo.
Il telaio è stato progettato e costruito in autonomia, ed è stato omologato dopo aver superato una serie di severi test pre-stagionali. Per quanto riguarda il retrotreno e la parte interna delle sospensioni anteriori, invece, queste provengono dalla Red Bull Racing dello scorso anno, mentre le componenti delle sospensioni e le relative leve sono state progettate e prodotte dalla Scuderia AlphaTauri.
L’intera carrozzeria dell’AlphaTauri At01 è stata progettata per avere una migliore aerodinamica con le ali e altri elementi progettati dalla stessa scuderia di Faenza, valutati dalla galleria del vento e realizzati internamente in fibra di carbonio.
Nel 2020 per la progettazione della vettura è stata data agli ingegneri maggiore libertà di progettazione sin da subito in modo da evitare aggiornamenti a stagione in corso che spesso possono portare solo costi e mancati miglioramenti.
Per quanto riguarda la motorizzazione, la power unit ibrida è costituita da un motore a combustione V6 da 1600cc, turbocompresso, con due sistemi di recupero dell’energia che generano potenza aggiuntiva che viene immagazzinata in una batteria.
La MGU-K recupera l’energia cinetica dalla frenata e la MGU-H recupera energia dallo scarico della turbina.
Nel dettaglio le caratteristiche dell’AlphaTauri At01:
Motore: Honda RA620H
Telaio: Scuderia AlphaTauri – Monoscocca in carbone composito
Volante: Scuderia AlphaTauri/Red Bull Technology
Cambio: Red Bull Technology a 8 velocità
Scarico: Honda
Sistema di frenata: Scuderia AlphaTauri/Red Bull Technology
Pneumatici: Pirelli
Peso complessivo: 746 kg
Per quanto riguarda il tema velocità, non ci sono dati certi se non quelli relativi alle prime uscite della vettura. L’AlphaTauri AT01 mostra qualche pecca in termini di picco massimo di velocità che si aggira attorno ai 318 Km/h. Nonostante le difficoltà, il primo weekend del GP in Austria ha visto Pierre Gasly chiudere al settimo posto dopo essere partito dalla 12esima casella ottenuta in qualifica. Per il francese sono sei i punti conquistati.