Rappresenta uno dei modelli più apprezzati del Biscione nell’ultimo decennio. La Giulietta ha riportato in auge un modello mitico della casa automobilistica italiane, con nuove linee ed estetiche in linea con i parametri preferiti dei potenziali acquirenti che affollano il mercato attuale. Un design intramontabile che continua a macinare consensi e a convincere gli appassionati di motori a dispetto degli svariati anni in cui non ha subito grossi cambiamenti.
Le notizie riguardanti un ipotetico restyling dell’Alfa Romeo Giulietta sono state smentite, nei primi tempi, a più riprese, con gli addetti ai lavori a considerare il progetto una scommessa ad alto rischio degna dei casino online migliori. Eppure, le ultime indiscrezioni sembrerebbero confermare la possibilità di una nuova Alfa Romeo Giulietta in un futuro particolarmente prossimo. Nelle prossime righe scopriremo tutte le info al riguardo.
Tutto sull’Alfa Romeo Giulietta del futuro
In un periodo storico come quello recente, in cui il mercato dell’auto punta tutto sui SUV, con anche i marchi più famosi per la loro sportività ad abbandonare o tenere in sospeso le linee basse e aggressive delle loro vetture, in favore di veicoli confortevoli, dal lusso spaziale e con prestazioni invidiabili, Alfa Romeo potrebbe stravolgere le carte in tavola, riconfermando le intenzioni che l’hanno reso un marchio fondamentale per la storia dell’automobile.
Un nuovo veicolo appartenente al segmento C; non un Suv, quindi. La nuova Alfa Romeo Giulietta riprenderà il lascito inestimabile della prima berlina storica, percorrendo la strada spianata dalla sua iterazione più recente, senza aderire ai canoni dei crossover. Sembrerebbe che la nuova scommessa di Alfa Romeo debutterà sul mercato nel primo semestre del 2025.
Secondo i render trapelati online nel corso del tempo, la nuova Alfa Romeo Giulietta non si discosterà molto dalla forma dell’ultimo restyling dell’iconica auto, pur venendo stravolta nell’estetica, in favore di un look più in linea con le vetture più recenti del Biscione quali Giulia, Stelvio e Tonale. Una vettura a due volumi che sfoggerà una sprezzante, quanto raffinata, attitudine sportiva. Stellantis produrrà l’auto sulla piattaforma STLA Medium.
La vision del gruppo Stellantis
Il gruppo punta a trasformare ed evolvere in maniera particolarmente profonda la base EMP2, già vista su vetture come la DS4, ad esempio, la Opel Astra e la Peugeot 308. Viste le ultime uscite in casa Stellantis, le aspettative della pletora di appassionati di motori devoti a marchi come Alfa Romeo, Lancia e DS, sono alle stelle.
Il gruppo si dice pronto a superarle con un sensazionale restyling della DS4 che, a detta loro, sarà disponibile anche con motorizzazioni elettriche ed il glorioso ritorno, proiettato sul più lungo periodo della Lancia Delta. Una scelta controversa, quest’ultima che, se da un lato potrà riportare in auge un capolavoro dell’automobilismo italiano, dall’altro potrebbe generare un brusco tracollo in termini di numeri per Stellantis, qualora non si rivelasse capace di raccogliere la sfida di proporre al pubblico un’erede degna di una vettura che ha fatto la storia delle corse italiane, con motorizzazioni straordinarie e un design intramontabile.