La nuova Alfa Romeo C39 debutta nel 2020 mostrando la giusta competitività e potenza, motore e caratteristiche riprese da Ferrari.
L’Alfa Romeo C39 sostituisce la vecchia versione C38 e potrebbe essere l’ultima monoposto di Alfa Romeo, causa il nuovo regolamento FIA 2021, ad avere questo tipo di forme e caratteristiche.
Nel 2020 è guidata da Antonio Giovinazzi e Kimi Raikkonen per tutta la stagione con un contratto esclusivo. Il motore e numerose parti meccaniche sono riprese dai progetti Ferrari, alleata principale, e costruttrice che fornisce le power unit. Non si sa ancora se il lavoro per il 2020 degli ingegneri sia stato abbastanza per rendere la vettura competitiva rispetto agli avversari, ma nei test pre stagione, ha avuto ottimi risultati.
Il punto di forza di questa vettura è sicuramente il motore.
Una prerogativa delle monoposto Italiane, sopratutto se associate a Ferrari, con potenze che sfiorano e forse superano i 1.000 cavalli e garantiscono prestazioni record nelle piste “lunghe”. A Monza, Gran Premio che si terrà a settembre, l’Alfa Romeo C39 potrebbe essere favorita per un piazzamento di tutto rispetto e addiruttura un podio. A causa del Covid-19 la stagione 2021 vedrà correre la C39 senza le modifiche che ci si aspettava dal cambio di regolamento in F1.
Una chance che ha dato la FIA a tutti i Team per riprendersi dalle perdite economiche e logistiche causate dalla pandemia.
Numerose le modifiche che Ferrari ha apportato alla power unit, di contro, anche Alfa Romeo ha dovuto ricevere numerosi aggiornamenti per tenere il nuovo motore. In molti dicono che la Scuderia Ferrari abbia creato un’ottima power unit, ma che la sua monoposto 2020 (SF 1000) non sia in grado di reggere correttamente il carico.
Forse potrebbe essere proprio la casa del Biscione a saper sfruttare meglio la potenza, le prestazioni e gli aggiornamenti tecnologici eseguiti nel cuore.
Nuove condotte dell’aria per la pancia e ristrutturazione del vano motore.
Il raffreddamento migliorato garantirà nella stagione 2020, sopratutto per le gare più calde, di mantenere la temperatura bassa senza dover intaccare le prestazioni abbassando giri e potenze. La power unit, secondo indiscrezioni, dovrebbe raggiungere i 1.010 cavalli di potenza. Si tratta di un V6 turbo da 1,6 litri con due motori ibridi, piccolo come il 2019, consentira di ridurre i consumi notevolmente e dare anche il buon esempio per lo sviluppo delle auto di serie ecologiche e sportive.
Team di ingegneri tutto Italiano. Troviamo infatti, fra i due principali esponenti del progetto, Luca Furbatto (Chief Designer) e Alessandro Cinelli (capo dell’aerodinamica). Le dimensioni sono: 5.550 millimetri di lunghezza, per 2.000 mm di larghezza con un’altezza da terra record di 95 cm soltanto.
Il main sponsor ORLEN spicca sulle pancie in posizione centrale, anche la Giulia (modello di punta Alfa Romeo), ha il suo posto in carina sull’ingresso dell’aria superiore. Non ci sono informazioni sul possibile montaggio del DAS, tecnologia Mercedes sdoganata dalla FIA dopo una denuncia da parte di McLaren. Ferrari e Alfa Romeo rimarranno con i normali sterzi fissi. Si parla però di notevoli modifiche alle sospensioni Alfa Romeo, forse le più evolute in griglia, che permettono un ottima presa a terra in curva e in uscita alle alte velocità.