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La Ztl, zona a traffico limitato, è la risposta alle esigenze di mobilità sostenibile di una città, ma è anche un servizio regolamentato e ha un costo.
Cos’è Ztl
La sigla Ztl indica, appunto una zona urbana limitata all’uso esclusivo di alcune categorie di auto, pubbliche e private.
Per quanto riguarda quelle private, una parte riguarda i residenti o domiciliati nell’area (cittadini, artigiani diurni e notturni), mentre un’altra riguarda i disabili muniti di permesso autorizzato dal Comune, le auto a carburante ecologico (elettrico), i veicoli commerciali autorizzati, o i veicoli privati che godono di alcuni permessi speciali per un transito occasionale o di breve durata (sposi, accompagnamento di scolari per navette-scuola, pullman turistici, persone o aziende organizzatori di eventi, etc.).
I mezzi pubblici, invece, possono tutti transitare in quanto forniscono servizi di utilità, quali la raccolta dei rifiuti, le autoambulanze, gli autobus, le auto di pubblica sicurezza, i medici in visita, i militari, gli esponenti del Governo e delle istituzioni.
Tra gli obiettivi che hanno alimentato la creazione di queste zone “protette” all’interno del circuito viario urbano, ci sono:
- esigenze di contenimento del traffico all’interno di aree urbane architettoniche (centri storici) e di grande afflusso di pedoni;
- mobilità sostenibile che favorisce la riduzione dell’inquinamento ambientale;
- sicurezza stradale e dei pedoni;
- diffusione di mezzi alternativi ecologici, quali biciclette e auto elettriche;
- entrate economiche a fronte di spese di manutenzione e controllo della zona per chi vi risiede o usufruisce anche solo temporaneamente od occasionalmente del passaggio.
Costi
I costi variano a seconda della categoria di utente del servizio Ztl, e si differenziano da città in città, così come i regolamenti emanati da ciascun Comune per quanto riguarda i tempi, i vincoli e le modalità di pagamento (online, versamento o bonifico).
Di queste categorie, alcune sono permanenti e altre temporanee, per cui le quote da versare sono ovviamente diversificate.
Un esempio dei costi per gli automobilisti proviene dalla città di Roma dove il costo per residenti varia a seconda dell’ISEE di appartenenza, la potenza del veicolo, la durata e la zona (ci sono 5 aree in Ztl) e parte da un minimo di 94 euro fino a oltre 2.800 euro. Un pedaggio giornaliero costa 102 euro, uno temporaneo con contrassegno 10 euro al giorno più oneri e tasse per 92 euro e in un arco temporale di massimo 27 giorni consecutivi.
Su altre città si possono trovare quote molto più leggere, come a Palermo dove la quota annuale per residenti è di soli 90 euro, che può scendere ulteriormente a seconda della classe energetica dell’auto o la frequenza di pagamento (giornaliero, mensile, semestrale).
Sanzioni
La maggior parte degli Ztl in Italia sono muniti di appositi varchi elettronici attrezzati con telecamere e sensori, in grado di registrare il passaggio dei mezzi autorizzati ed eventualmente di quelli che non godono del permesso.
Il varco è collegato ad una rete telematica situata presso la sede della Polizia Municipale della città che, a seguito di infrazioni sul diritto di passaggio nell’area Ztl, può emanare delle multe le cui sanzioni sono particolarmente elevate.
La sanzione amministrativa contro coloro che non rispettano l’accesso alla Ztl è definita dall’articolo 198 del Codice della strada: è compresa tra un minimo di 84 euro fino ad un massimo di 355 euro, con l’aggiunta delle spese di accertamento di euro 14,20 e altri costi di gestione della pratica amministrativa.